I mesi di ottobre e novembre 2014 sono stati i più piovosi degli ultimi 30 anni. Dal 4 ottobre al 17 novembre, nel bacino del lago Maggiore si sono registrate precipitazioni al di sopra della media pluriennale (1984-2013) valutata per lo stesso periodo; soprattutto nel mese di novembre, in pochi giorni, sono caduti quantitativi di pioggia ben superiori alla media pluriennale considerata.
Dall’analisi dei tempi di ritorno dei livelli del Lago Maggiore che superano i 195,5 m s.l.m. (quota di esondazione al lungolago di Pallanza), si può dire che l’esondazione del Lago Maggiore avviene con un tempo di ritorno pari a due anni. Considerando gli ultimi 15 anni, si sono avute esondazioni nel 2013 (195,56 m s.l.m, il 2 maggio) e precedentemente nel 2008 (195,55 m s.l.m., il 6 novembre), nel 2004 (196,03 m s.l.m, il 3 novembre), nel 2002 (196,65 m s.l.m, il 29 novembre) e nel 2000 (197,94 m s.l.m, il 16 ottobre). ARPA PIEMONTE considera il livello di 196 m s.l.m. la soglia di pericolo (piena straordinaria).
La maggior parte degli eventi di piena, in questi ultimi anni, sono quindi avvenuti in autunno, ed in particolare nel mese di novembre. L'esondazione del 2000 fu provocata dal valore eccezionale di precipitazione registrato nel mese di ottobre, durante il quale mediamente sul bacino del lago si registrarono 529 mm, contro i 206 mm medi pluriennali (1978-1999). Quella del 2002 fu invece provocata dalle precipitazioni cadute nel mese di novembre, 690 mm medi nel bacino contro i 116 medi pluriennali (1978-2001) e che ha rappresentato il secondo più piovoso mese di novembre degli ultimi 90 anni, con 824 mm registrati alla stazione di Pallanza, fino ad oggi; infatti nel 2014 questo valore è stato superato dai circa 759 mm medi sul bacino (valore ancora parziale), con 990 mm registrati nella sola stazione di Pallanza.
Scala mensile
Si sono valutati i dati registrati in alcune stazioni poste all’interno del bacino del Lago Maggiore per i mesi di ottobre e novembre 2014 rispetto agli stessi mesi del periodo di riferimento 1984-2013 (Tab. 1).
A titolo di esempio la stazione di Pallanza ha registrato una pioggia cumulata per i mesi di ottobre e novembre (Fig. 2) pari a 1258 mm. Questo valore eccezionale rappresenta il 67% della media annuale della stazione, pari a 1870 mm, calcolata per il periodo 1984-2013.
Scala Giornaliera e sub-giornaliera
Tra i giorni 12-13 Ottobre, 4-5 Novembre e 10-12 Novembre si sono verificate precipitazioni molto intense soprattutto a Cicogna, Cursolo e Someraro. Si sono registrati numerosi picchi di precipitazione giornaliera con 6 valori sopra i 200 mm, nello specifico: 266,4 mm a Cicogna, 260,2 mm a Cursolo, 250,2 mm a Someraro, 226,8 mm a Candoglia e 201,6 mm a Pallanza (Fig. 2).
Nella stazione di Pallanza è stato registrato il sesto più alto valore di pioggia giornaliera registrato fino ad oggi (Tab. 2).
Per sottolineare l’eccezionalità dell’evento ottobre-novembre 2014, si riportano qui di seguito i valori di pioggia massima giornaliera registrati a Pallanza nel corso del 2013 e del 2012, rispettivamente pari a 182,2 mm e 135,2 mm.
L'intensità della pioggia ha raggiunto il picco di 38 mm/h a Cicogna nel giorno 13 ottobre. I valori di precipitazione sub-giornaliera (Tab. 3) sono minori in confronto ad altri valori registrati all’interno della Regione Piemonte, ma in diverse località, come ad esempio a Gavi (AL) nel giorno 13 ottobre, quando si è registrato un eccezionale valore di 420,6 mm in 12 ore (ref. Arpa Piemonte). Essi tuttavia sono simili a quelli registrati in alcune stazioni svizzere, sempre all’interno del bacino del Lago Maggiore, come ad esempio a Camedo, dove si sono registrati valori massimi di 155,4 mm in 12 ore e 79,4 mm in 6 (ref. Meteo-Svizzera).
Livelli del Lago Maggiore e del fiume Toce
Il Lago Maggiore ha risposto alla quantità di precipitazione caduta su tutto il suo bacino e a quella arrivatagli dal fiume Toce, con un innalzamento del livello di circa 6 cm/ora nella giornata del 13 ottobre e di 7 cm/ora nella giornata del 5 novembre per raggiungere il valore massimo di 196,87 m s.l.m attorno alle ore 09:00 del giorno 16 novembre (Fig. 3). Solo nell’evento del 2000 e prima ancora in quello del 1993 che si sono raggiunti valori superiori a quello raggiunto durante questo evento.
Il livello del fiume Toce a Candoglia ha iniziato a innalzarsi il 01/10 raggiungendo un primo colmo di 2,18 m, il 13/10 alle 19:00 (Fig. 4). Di seguito si è avuta una fase di decremento durata fino al 20/10 che ha riportato il livello idrometrico a un valore ordinario di +0,30 m. Dal pomeriggio del 03/11 il livello del fiume Toce ha cominciato nuovamente a crescere con un incremento di 50 cm/ora dalle 15:00 alle 16:00 del 04/11 fino a raggiungere un altro colmo di 4,56 m alle 6:00 del 05/11. Nella stessa giornata il livello del fiume ha cominciato di nuovo a diminuire con una velocità media di 12 cm/ora fino a raggiungere un livello idrometrico di +0,86 m il 09/11 alle 17:00.
Dopo questo secondo decremento si è registrato un nuovo aumento che ha portato il livello del fiume al massimo valore di 5,77 m alle ore 11:00 del 12/11. Tale valore è di 2,75 m al di sotto del massimo raggiunto nell'evento dell’ottobre 2000 (+8,52 alle ore 16:00 del 15/10) e 2,95 m al di sotto dell'evento di settembre 1993 (+8,72 m alle ore 21:00 del 24/09/93). Dopo un ulteriore fase di decrescita si è registrato un nuovo colmo di 4,06 m, il 15/11 alle 23:00.
Dal confronto tra le due sequenze temporali del livello del Lago Maggiore e del fiume Toce a Candoglia, si deduce come quest’ultimo evento di piena sia stato notevolmente influenzato dagli afflussi provenienti dal fiume Toce.
In conclusione possiamo dire che spesso si registrano esondazioni del Lago Maggiore durante il periodo autunnale, infatti il lago ha risposto con un veloce innalzamento del suo livello alle abbondanti piogge cadute sul bacino durante i mesi di ottobre e novembre. Questi mesi sono anche stati caratterizzati, da una parte, da temperatura superiore alla norma specialmente per il mese di ottobre che risulta il terzo ottobre più caldo degli ultimi 57 anni, in Piemonte (ref. Arpa Piemonte) e dall’altra parte, da precipitazioni cumulate molto abbondanti e ampiamente superiori alla media pluriennale del periodo.