Comunicato 01/2015

ABR DAY 2015
PRESCRIZIONE, CONSUMO E RILASCIO DI ANTIBIOTICI NEL BACINO DEL LAGO MAGGIORE:
IMPATTO SULLO SVILUPPO DI ANTIBIOTICO-RESISTENZE IN AMBIENTE.
PROBLEMA, PROSPETTIVE, OPPORTUNITÀ

Verbania Pallanza, 6 marzo 2015

Martedì 10 marzo a partire dalle ore 10:00 si terrà presso il CNR ISE di Verbania un incontro (ABR Day 2015) durante il quale verranno discussi risultati e prospettive future di cooperazione sul problema dello sviluppo di antibiotico-resistenze nel bacino del Lago Maggiore.
Lo sviluppo e la persistenza di batteri resistenti agli antibiotici in ambiente è considerato un grave fattore di rischio per la salute umana. Ogni anno tra Europa e Stati Uniti si registrano decine di migliaia di decessi causati da infezioni da batteri resistenti. Questa emergenza è affrontata a livello europeo e nazionale attraverso campagne informative e di sensibilizzazione, oltre che attraverso la promulgazione di una legislazione sempre più stringente. I risultati ad oggi ottenuti nel contenimento sono limitati dall'essere spesso frammentari e poco generalizzabili. Il bacino del Lago Maggiore si presta ad una armonizzazione che permetta una gestione ideale del problema, con potenziali ricadute importanti sulla qualità della vita e sull'economia locale.
Con questa iniziativa, promossa dalla direzione dell'Istituto con il supporto dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, della Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana, della Provincia del VCO e del Comune di Verbania, i ricercatori del gruppo di ecologia microbica dell'ISE, autori dello studio, intendono proporre il nostro territorio come modello di eccellenza nella gestione delle antibiotico-resistenze a livello internazionale.
Alla giornata parteciperanno rappresentanti di enti nazionali italiani e svizzeri, amministratori locali e regionali, società pubbliche e private coinvolte nel programma di studio e gestione.

Per informazioni e contatti:
Segreteria CNR ISE, Tel. 0323 518300, Email segreteria(at)ise.cnr.it

SNACC-2014

Rapporto sullo stato delle conoscenze scientifiche su impatti, vulnerabilità ed adattamento ai cambiamenti climatici in Italia

snacc 2014 rapporto stato conoscenze

 Il CNR ISE ha partecipato alla stesura di un report relativamente alla definizione della Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (SNACC). Il report, predisposto e curato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, riporta i principali risultati ottenuti attraverso gli studi realizzati in anni di ricerche da diversi istituti che, a vario titolo si sono occupati, ciascuno per le proprie competenze, di tematiche inerenti gli effetti dei cambiamenti climatici.

In particolare, l'istituto si è occupato di sviluppare la parte relativa ai laghi profondi e a quelli di alta quota.

Citazione suggerita: Castellari S., Venturini S., Ballarin Denti A., Bigano A., Bindi M., Bosello F., Carrera L., Chiriacò M.V., Danovaro R., Desiato F., Filpa A., Gatto M., Gaudioso D., Giovanardi O., Giupponi C., Gualdi S., Guzzetti F., Lapi M., Luise A., Marino G., Mysiak J., Montanari A., Ricchiuti A., Rudari R., Sabbioni C., Sciortino M., Sinisi L., Valentini R., Viaroli P., Vurro M., Zavatarelli M. (a cura di.) (2014). Rapporto sullo stato delle conoscenze scientifiche su impatti, vulnerabilità ed adattamento ai cambiamenti climatici in Italia. Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Roma.

Alluvione Ottobre Novembre 2014

I mesi di ottobre e novembre 2014 sono stati i più piovosi degli ultimi 30 anni. Dal 4 ottobre al 17 novembre, nel bacino del lago Maggiore si sono registrate precipitazioni al di sopra della media pluriennale (1984-2013) valutata per lo stesso periodo; soprattutto nel mese di novembre, in pochi giorni, sono caduti quantitativi di pioggia ben superiori alla media pluriennale considerata.

Alluvione 2014

Dall’analisi dei tempi di ritorno dei livelli del Lago Maggiore che superano i 195,5 m s.l.m. (quota di esondazione al lungolago di Pallanza), si può dire che l’esondazione del Lago Maggiore avviene con un tempo di ritorno pari a due anni. Considerando gli ultimi 15 anni, si sono avute esondazioni nel 2013 (195,56 m s.l.m, il 2 maggio) e precedentemente nel 2008 (195,55 m s.l.m., il 6 novembre), nel 2004 (196,03 m s.l.m, il 3 novembre), nel 2002 (196,65 m s.l.m, il 29 novembre) e nel 2000 (197,94 m s.l.m, il 16 ottobre). ARPA PIEMONTE considera il livello di 196 m s.l.m. la soglia di pericolo (piena straordinaria).

La maggior parte degli eventi di piena, in questi ultimi anni, sono quindi avvenuti in autunno, ed in particolare nel mese di novembre. L'esondazione del 2000 fu provocata dal valore eccezionale di precipitazione registrato nel mese di ottobre, durante il quale mediamente sul bacino del lago si registrarono 529 mm, contro i 206 mm medi pluriennali (1978-1999). Quella del 2002 fu invece provocata dalle precipitazioni cadute nel mese di novembre, 690 mm medi nel bacino contro i 116 medi pluriennali (1978-2001) e che ha rappresentato il secondo più piovoso mese di novembre degli ultimi 90 anni, con 824 mm registrati alla stazione di Pallanza, fino ad oggi; infatti nel 2014 questo valore è stato superato dai circa 759 mm medi sul bacino (valore ancora parziale), con 990 mm registrati nella sola stazione di Pallanza.

Scala mensile

Si sono valutati i dati registrati in alcune stazioni poste all’interno del bacino del Lago Maggiore per i mesi di ottobre e novembre 2014 rispetto agli stessi mesi del periodo di riferimento 1984-2013 (Tab. 1).

Tabella 1

A titolo di esempio la stazione di Pallanza ha registrato una pioggia cumulata per i mesi di ottobre e novembre (Fig. 2) pari a 1258 mm. Questo valore eccezionale rappresenta il 67% della media annuale della stazione, pari a 1870 mm, calcolata per il periodo 1984-2013.

Fig.1

Scala Giornaliera e sub-giornaliera

Tra i giorni 12-13 Ottobre, 4-5 Novembre e 10-12 Novembre si sono verificate precipitazioni molto intense soprattutto a Cicogna, Cursolo e Someraro. Si sono registrati numerosi picchi di precipitazione giornaliera con 6 valori sopra i 200 mm, nello specifico: 266,4 mm a Cicogna, 260,2 mm a Cursolo, 250,2 mm a Someraro, 226,8 mm a Candoglia e 201,6 mm a Pallanza (Fig. 2).

Fig.2

Nella stazione di Pallanza è stato registrato il sesto più alto valore di pioggia giornaliera registrato fino ad oggi (Tab. 2).

Tabella 2

Per sottolineare l’eccezionalità dell’evento ottobre-novembre 2014, si riportano qui di seguito i valori di pioggia massima giornaliera registrati a Pallanza nel corso del 2013 e del 2012, rispettivamente pari a 182,2 mm e 135,2 mm.

L'intensità della pioggia ha raggiunto il picco di 38 mm/h a Cicogna nel giorno 13 ottobre. I valori di precipitazione sub-giornaliera (Tab. 3) sono minori in confronto ad altri valori registrati all’interno della Regione Piemonte, ma in diverse località, come ad esempio a Gavi (AL) nel giorno 13 ottobre, quando si è registrato un eccezionale valore di 420,6 mm in 12 ore (ref. Arpa Piemonte). Essi tuttavia sono simili a quelli registrati in alcune stazioni svizzere, sempre all’interno del bacino del Lago Maggiore, come ad esempio a Camedo, dove si sono registrati valori massimi di 155,4 mm in 12 ore e 79,4 mm in 6 (ref. Meteo-Svizzera).

Tabella 2

Livelli del Lago Maggiore e del fiume Toce

Il Lago Maggiore ha risposto alla quantità di precipitazione caduta su tutto il suo bacino e a quella arrivatagli dal fiume Toce, con un innalzamento del livello di circa 6 cm/ora nella giornata del 13 ottobre e di 7 cm/ora nella giornata del 5 novembre per raggiungere il valore massimo di 196,87 m s.l.m attorno alle ore 09:00 del giorno 16 novembre (Fig. 3). Solo nell’evento del 2000 e prima ancora in quello del 1993 che si sono raggiunti valori superiori a quello raggiunto durante questo evento.

Fig.3
Alluvione 2014

Il livello del fiume Toce a Candoglia ha iniziato a innalzarsi il 01/10 raggiungendo un primo colmo di 2,18 m, il 13/10 alle 19:00 (Fig. 4). Di seguito si è avuta una fase di decremento durata fino al 20/10 che ha riportato il livello idrometrico a un valore ordinario di +0,30 m. Dal pomeriggio del 03/11 il livello del fiume Toce ha cominciato nuovamente a crescere con un incremento di 50 cm/ora dalle 15:00 alle 16:00 del 04/11 fino a raggiungere un altro colmo di 4,56 m alle 6:00 del 05/11. Nella stessa giornata il livello del fiume ha cominciato di nuovo a diminuire con una velocità media di 12 cm/ora fino a raggiungere un livello idrometrico di +0,86 m il 09/11 alle 17:00.

Dopo questo secondo decremento si è registrato un nuovo aumento che ha portato il livello del fiume al massimo valore di 5,77 m alle ore 11:00 del 12/11. Tale valore è di 2,75 m al di sotto del massimo raggiunto nell'evento dell’ottobre 2000 (+8,52 alle ore 16:00 del 15/10) e 2,95 m al di sotto dell'evento di settembre 1993 (+8,72 m alle ore 21:00 del 24/09/93). Dopo un ulteriore fase di decrescita si è registrato un nuovo colmo di 4,06 m, il 15/11 alle 23:00.

Fig.4

Dal confronto tra le due sequenze temporali del livello del Lago Maggiore e del fiume Toce a Candoglia, si deduce come quest’ultimo evento di piena sia stato notevolmente influenzato dagli afflussi provenienti dal fiume Toce.

In conclusione possiamo dire che spesso si registrano esondazioni del Lago Maggiore durante il periodo autunnale, infatti il lago ha risposto con un veloce innalzamento del suo livello alle abbondanti piogge cadute sul bacino durante i mesi di ottobre e novembre. Questi mesi sono anche stati caratterizzati, da una parte, da temperatura superiore alla norma specialmente per il mese di ottobre che risulta il terzo ottobre più caldo degli ultimi 57 anni, in Piemonte (ref. Arpa Piemonte) e dall’altra parte, da precipitazioni cumulate molto abbondanti e ampiamente superiori alla media pluriennale del periodo.

Alluvione 2014

Comunicato Stampa 5-3-2014

Situazione meteo‐limnologica dell’inverno 2013‐14

Stazione meteorologica dell’Istituto per lo Studio degli Ecosistemi di Verbania Pallanza

Il quantitativo di 904.6 mm di precipitazioni a Pallanza, misurato dal 19 dicembre al 28 febbraio, (69 giorni) con 43 giorni di pioggia, è il primo in assoluto degli ultimi 63 anni. I millimetri caduti sono 3.8 volte la media invernale pluriennale e sono di 1.67 volte superiori al massimo registrato nel 2009, solo 4 anni fa, mentre la media del periodo 2009‐13 rappresenta il quinquennio invernale più piovoso mai registrato (425.8 mm).

La pioggia dei tre mesi invernali 2013‐14 rappresenta inoltre un valore che è più della metà delle precipitazioni cadute in media annualmente (1747.9 mm). Dobbiamo considerare inoltre che le precipitazioni a Pallanza sono state solo saltuariamente a carattere nevoso, mentre lo sono state a quote superiori ai 700 m.

La temperatura media atmosferica dell’aria, nei tre mesi invernali dell’anno meteorologico 2014, è stata di 5.33 °C, rispetto a una media pluriennale di 3.69 °C. Considerando il periodo 1951‐2014, la media invernale della temperatura dell’aria di quest’anno è seconda solo a quella del 2007 (5.84 °C), mentre quella di gennaio (5.7 °C) ne rappresenta la massima.

In questo inverno non si sono registrati giorni di gelo (temperatura massima inferiore a 0 °C), mentre i giorni di brina (solo la temperatura minima inferiore a 0 °C) sono stati 16 a dicembre (media del periodo 1951‐2014 di 10.5), 4 a gennaio (media 13.5) e zero a febbraio (media 8.5).

La quantità di vento filato a Pallanza è risultata, nei tre mesi invernali, inferiore alla media pluriennale (in gennaio ‐11% e a febbraio ‐5%).

Queste condizioni meteorologiche hanno influenzato l’idrodinamica del Lago Maggiore: le sue acque si sono infatti mescolate sino ad una profondità di poco superiore ai 50 metri, come risulta dalle rilevazioni di termica e di concentrazione di ossigeno su tutta la colonna d’acqua, effettuate il 4/3/2014.

Si ricorda che l’ultima circolazione completa (o mescolamento tardo invernale verticale completo) delle acque (fino a 370 metri) si è registrata nel 1963. Quest’anno il mescolamento è stato limitato alla sola profondità di 50 m, evento questo eccezionale e che si è verificato solo in due altre occasioni (anni 1975 e 2008). Questa limitazione ha comportato nel Lago Maggiore una diminuzione della concentrazione dell’ossigeno disciolto in profondità, che alla data suddetta era di 6.36 mg per litro nello strato al di sotto dei 300 metri. Tuttavia, ci si attende che la fusione della grande quantità di neve presente attualmente nel bacino imbrifero comporti la discesa, nelle profondità lacustri, di acque fredde e ossigenate, come già successo in passato, e quindi un ripristino di concentrazioni accettabili di ossigeno in profondità.

 Infine il livello del lago nei tre mesi invernali si è mantenuto mediamente a 134.39 metri s.l.m. , terzo valore più elevato dal 1952 (circa 50 cm sopra la media pluriennale).

Contatti: Angelo Rolla, Walter Ambrosetti  (CNR‐ISE)

Share Stelvio Project Press Conference

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ICE, WATER AND AIR: NEW DATA TO KNOW THE IMPACTS OF CLIMATE CHANGE ON THE "COLD HEART" OF THE CENTRAL ALPS (Lombardy).

The results of the pilot project SHARE STELVIO in the most important protected area of the Lombardy Region.

The results of the SHARE STELVIO pilot project carried out from 2010 to 2013 will be presented in a press conference (http://www.flanet.org/79/share-stelvio) at the University of Milan: Sala di rappresentanza, via Festa del Perdono 7, 20122 Milan.

On this occasion, the first volume of a trilogy, entitled "A water world at high altitude", will be presented: these publications aim to disseminate and bring to the attention of the general public the scientific results of the present research conducted within the national Park on the three key elements (Freshwaters, Glaciers and Air) analysed. The release of the next volume is planned for early summer 2014 and texts will be dedicated to the glaciers in the Park. The third volume, concluding the series, will be devoted to researches on the atmosphere conducted at high altitude sites.

These books are intended to make available information and data in a language as plain as possible, but at the same time scientifically rigorous, to better understand the environmental and water resources present in the largest protected area in the region and hopefully to increase awareness and attention to preserve it, bringing benefits to highland without contributing to its degradation.