18 dic. 2018 - Raffaella Balestrini

20181218 Seminario Balestrini

Fasce riparie, habitat e ritenzione dei nutrienti. Potenzialità per la gestione delle acque nei sistemi agrourbani

Presenta: Raffaella Balestrini

Istituto di Ricerca sulle Acque-CNR, Brugherio (MB)

Dati recenti sullo stato delle acque superficiali in Europa rivelano che oltre la metà dei fiumi monitorati non raggiungono lo stato ecologico "buono". Tra le pressioni principali, l'inquinamento diffuso derivante dalle pratiche agricole causa l'arricchimento di nutrienti e l'alterazione degli habitat fluviali. La concentrazione di nitrato nei corpi idrici europei è diminuito solo di circa il 12% nell'ultimo ventennio e gli scenari futuri indicano che la diminuzione dei carichi fluviali di azoto (N) e fosforo (P) che si prevede di raggiungere nel 2050 sarà insufficiente a evitare il rischio di bloom algali nelle acque costiere. Con l'obiettivo di sviluppare efficaci misure di mitigazione, molta attenzione è stata rivolta ai processi biogeochimici che avvengono naturalmente in porzioni dell'ecosistema fluviale e/o direttamente in alveo in grado di attenuare le concentrazioni dei nutrienti esportati a valle. Le fasce riparie, localizzate all'interfaccia tra ecosistema acquatico e terrestre, rappresentano un sistema tampone in grado di attenuare i carichi di contaminanti in ingresso nelle acque superficiali e sotterranee. I principali meccanismi biologici in grado di ridurre la contaminazione da nitrato sono l'assimilazione da parte delle comunità biologiche e la denitrificazione che rimuove definitivamente il nitrato trasformandolo in azoto molecolare gassoso. Diversi studi hanno altresì dimostrato che i processi che avvengono all'interno dell'alveo fluviali (processi "in-stream") possono condizionare in modo significativo il trasporto dei nutrienti a valle, soprattutto nei corpi idrici di piccole dimensione. In questo ambito verranno illustrate le metodologie applicate e i principali risultati ottenuti grazie a ricerche condotte nel reticolo idrografico minore della Pianura Padana. Gli obiettivi finali sono volti a fornire degli strumenti gestionali per la protezione e/o il risanamento dei sistemi fluviali in un'ottica di salvaguardia dei servizi ecosistemici offerti dall'intero bacino idrografico.

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