Seminari limnologici

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A seguito delle misure sanitarie previste in Regione Piemonte, i seminari previsti presso la sede di Verbania dell’IRSA sono sospesi al pubblico fino a nuova comunicazione.

Gli ultimi dieci seminari:

31/03/2020 Roberto Bertoni "Viaggiando tra i musei della scienza italiani: gli antichi strumenti della Crypta Baldi, ver. 2.0"
24/03/2020 Emiliano Mori "I fantastici quattro: specie invasive alla conquista di ecosistemi nativi in Italia"
17/03/2020 Simone Bonelli "Le farfalle delle alpi: una ricchezza vulnerabile"
10/03/2020 Martiina Rantala "Tracing solar fingerprints in shallow mountain lakes from the Arctic to the Alps"
25/02/2020 Martina Pavlek "Old relicts in a dynamic environment — Molecular phylogeny, biogeography and effects of climate change on Dinaric cave-dwelling spiders"
18/02/2020 Maurizio Maugeri "Variabilità e cambiamenti del clima in Italia nel corso degli ultimi due secoli"
11/02/2020 Stefano Brignone "Tratti meristici e isotopi stabili come mezzi per far luce sul rapido processo di divergenza in Coregonus lavaretus"
04/02/2020 Giovanni Monegato, Franco Gianotti e Sarah Kamleitner "Nuovi dati cronologici sull'Ultimo Massimo Glaciale tra le Alpi Cozie e Lepontine"
21/01/2020 Andrea Galimberti "Enigmi tassonomici e genetica "ambientale" degli odonati italiani"

31 mar. 2020 - Roberto Bertoni

20200331 Seminario Bertoni

Viaggiando tra i musei della scienza italiani:
gli antichi strumenti della Crypta Baldi, ver. 2.0

Presenta: Roberto Bertoni

CNR IRSA sede di Verbania

I musei sono una componente fondamentale e irrinunciabile della società contemporanea. Sono i luoghi adibiti a raccogliere le testimonianze di coloro che ci hanno preceduto, mettendole in vetrina a disposizione dei visitatori che cercano godimento estetico e conoscenza. Ci permettono di scoprire chi siamo e come si è evoluta la nostra cultura. I musei che hanno per oggetto una scienza o una tecnologia, però, sono ancor più importanti e speciali. Con essi, infatti, possiamo analizzare la storia dell'umanità attraverso il suo cammino per capire il mondo che ci ospita, possiamo vedere la relazione tra l'evoluzione della nostra specie e lo sforzo dell'uomo per scoprire i meccanismi e i processi che spiegano l'esistenza nostra e del nostro mondo. Anche una scienza di nicchia come la limnologia ha da cinque anni un suo museo, la Crypta Baldi (www.ise.cnr.it/crypta), che ha riscosso l'interesse di molti visitatori a dispetto delle sue ridotte dimensioni, della sua collocazione remota e dell'essere la limnologia solo una parte di una disciplina più vasta come l'ecologia.
Questo seminario è un'occasione per dare un'occhiata ai musei della scienza italiani e per formulare una proposta per valorizzare ulteriormente la Crypta Baldi, ampliandola ed arricchendola di alcuni antichi strumenti ancora nascosti in istituto. E se Verbania sarà Capitale della cultura 2021, la rinnovata Crypta Baldi documenterà efficacemente il grande contributo della città alla cultura scientifica italiana e mondiale.

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24 mar. 2020 - Emiliano Mori

20200324 Seminario Mori

I fantastici quattro: specie invasive alla conquista di ecosistemi nativi in Italia

Presenta: Emiliano Mori

Università di Siena

Le specie alloctone invasive rappresentano ad oggi una delle principali cause di perdita della biodiversità. Infatti, possono competere con le specie native tramite competizione diretta o indiretta, competizione mediata da parassiti, predazione e ibridizzazione. Inoltre, possono alterare gli ecosistemi nativi e inficiare l'economia umana, nonché trasmettere patologie all'uomo. Il Regolamento Europeo 1143/2014 include una lista di specie invasive di interesse Europeo, sulle quali è stato imposto un divieto di commercio e l'obbligo di denuncia in caso di detenzione. Per queste specie, si richiede il controllo numerico o, laddove possibile, l'eradicazione. Tra esse, sono presenti tre delle quattro specie di scoiattoli alieni segnalati in Italia, nonché il procione Procyon lotor. In particolare, per lo scoiattolo grigio Sciurus carolinensis e per lo scoiattolo del Pallas Callosciurus erythraeus, sono in corso progetti di gestione volti a limitarne numeri ed espansione geografica. Per contro, il tamia siberiano Eutamias sibiricus, la cui popolazione appare ancora ridotta in Italia, non è in corso nessun piano di gestione. La quarta specie, lo scoiattolo di Finlayson Callosciurus finlaysonii potrebbe rappresentare un serio rischio in Italia, laddove si espandesse andando a competere con l'endemico scoiattolo nero calabrese Sciurus meridionalis. Anche il procione, con 2 popolazioni disgiunte presenti in Italia, è in espansione nel nostro territorio e la sua presenza sembra inficiare pesantemente la conservazione del gambero di fiume autoctono Austrapotamobius pallipes, specie protetta dalla Direttiva Habitat. Come lo scoiattolo di Finlayson, neanche i parrocchetti (Psittaciformes) risultano attualmente inclusi nella lista europea, sebbene ci sia un aumento delle evidenze di impatto da parte di queste specie, soprattutto ai danni di specie che nidificano in cavità. Per concludere, il camaleonte Chamaeleo chamaeleon è un rettile che presenta 2 popolazioni introdotte in Italia meridionale (Puglia e Calabria). A dispetto delle introduzioni multiple confermate da recenti analisi genetiche, il camaleonte non sembra mostrare nessun segno di espansione; nonostante questo, sono necessarie ulteriori informazioni sull'impatto che può esercitare sulla fauna nativa.

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17 mar. 2020 - Simona Bonelli

20200317 Seminario Bonelli

Le farfalle delle alpi: una ricchezza vulnerabile

Presenta: Simona Bonelli

Università di Torino

L'Italia ospita i 2/3 delle specie di farfalle d'Europa, il 60% di quelle protette dalla legislazione comunitaria. La maggior parte di queste specie si trova sulle Alpi. I dati disponibili evidenziano come le farfalle diurne siano in declino ovunque in Europa: ben 21 specie, ad esempio, sono estinte in Belgio e 5 sono scomparse dalla Gran Bretagna in epoca storica. Quale è la situazione Italiana? Lo vedremo attraverso la recente Lista Rossa redatta per volontà del Ministero Ambiente (http://www.iucn.it/liste-rosse-italiane.php). Le alpi sono state ritenute fino a pochissimi anni fa un paradiso di diversità e di abbondanza. Oggi assistiamo al declino in ambienti apparentemente inalterati. Quali minacce e quali pressioni determinano questo fenomeno? Il cambiamento climatico è responsabile di questa erosione di biodiversità? È possibile cercare spiegazioni attraverso lo studio dei tratti funzionali delle farfalle. La scelta della pianta nutrice su cui deporre, la capacità di spostamento, la propensione a disperdersi, la selezione dell'habitat e le condizioni di svernamento ad esempio sono tra i principali tratti che sono stati studiati nel progetto sECURE - SEPARATING ENVIRONMENTAL CHANGES AND THEIR EFFECTS ON COMMUNITY TRAITS IN EUROPEAN BUTTERFLIES – finanziato da Centro iDIV (German Centre for Integrative Biodiversity Research). Studiare gli effetti antropici del declino delle farfalle consente la pianificazione di politiche attive di gestione sostenibile. Tali azioni sono ora tra i primi punti dell'Agenda 2030 e la comunità europea ha nel 2018 lanciato la Pollinators Initiative (https://ec.europa.eu/environment/nature/conservation/species/pollinators/index_en.htm) che concentra l'attenzione sul valore ecosistemico degli insetti impollinatori, tra cui i lepidotteri, la cui scomparsa può avere gravi conseguenze anche sulla salute umana.

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10 mar. 2020 - Martiina Rantala

20200310 Seminario Rantala

Tracing solar fingerprints in shallow mountain lakes from the Arctic to the Alps

Presenta: Martiina Rantala

Faculty of Biological and Environmental Sciences, University of Helsinki

Sunlight controls fundamental ecosystem functions in shallow mountain lakes. Changes in underwater light driven by amplified warming can have cascading effects not only on aquatic biota but also on ourselves through the biogeochemical carbon cycle and climate feedbacks. To shed more light on underwater optics, the project "Sedimentary perspectives on UV radiation and organic carbon fluctuations in mountains lakes" (2017–2022) set out to elucidate synoptic interlinks between underwater light, aquatic carbon biochemistry, landscape carbon cycling and climate change in high latitude and high altitude mountain lakes. Using a synthesis of experimental and sedimentary approaches, the project explores how sunlight alters the biochemical composition of aquatic carbon pools, and how the solar fingerprints are stored in lake sediments providing a window into past lake-climate-solar interactions. In summer 2020 this search will shift from the Finnish tundra to the Italian Alps. This presentation is for anyone curious to learn why underwater light in remote mountain lakes matters, and to those potentially interested in collaborating during our alpine endeavors.

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