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D2-40
IM1-40
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webeditor: Aldo Marchetto
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Azione D2: ciclo dei nutrienti e carichi critici
Nell'ambito di questa azione, l'IBAF si occupa delle condizioni delle foglie e dei suoli.
Questa è un'azione dimostrativa da effettuare su un numero limitato di aree IM1.
Essa mira a la raffinare la comprensione e la modellistica dei cicli dei nutrienti e la stima dei carichi critici.
Nelle foreste il ciclo dei nutrienti nelle foreste è dominato dall'apporto di nutrienti dalla deposizione, dall'assorbimento diretto e indiretto da parte degli alberi delle altre piante, dalla produzione (in forma di lisciviazione o di lettiera) e da tutti i processi che avvengono nel suolo.
Il ciclo dei nutrienti è uno dei fattori chiave nel funzionamento degli ecosistemi.
In gran parte degli ecosistemi forestali in Europa si ha un apporto in eccesso di azoto che causa eutrofizzazione e, nei casi più gravi, perdita di biodiversità, oltre ad una liscivazione di azoto (soprattutto nitrati) nelle acque sotterranee e in seguito i corsi d'acqua.
La capacità degli ecosistemi forestali di utilizzare e di resistere deposizione di nutrienti e acide è influenzato non solo dalla quantità e la qualità della deposizione, ma anche, ad esempio, dal tipo di suolo, dal tipo forestale, dalla composizione in specie e dalla vitalità delle foreste.
In futuro molti di questi parametri saranno interessati dal cambiamento climatico
Il concetto di carico critico è un approccio scientificamente valida e politicamente accettato per la valutazione del rischio. Esso rappresenta la massima quantità di inquinante che un sito può ricevere senza che si possano prevedere, allo stato attuale della conoscenza, effetti negative. Questo concetto offre un metodo per stimare gli effetti delle azioni umane su un sito specifico, che può essere combinato con gli scenari del futuro del clima e dei cambiamenti della vegetazione, per identificare le aree in cui l'eutrofizzazione e l'acidificazione possono potenzialmente causare problemi nel funzionamento degli ecosistemi, tra cui ad esempio il deterioramento della qualità delle acque e la perdita di biodiversità.
L'obiettivo principale di quest'azione è la raccolta delle informazioni necessarie per applicare il concetto di carichi critici sull'intera superficie forestale europea.
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