Ringraziamenti

 

La Mostra a Villa Giulia e tutte le attività che si sono svolte nel corso dell'anno
per la celebrazione del 75° di Fondazione dell'Istituto
1938 - 2013
è stato reso possibile grazie al contributo di:

Fondazione Comunitaria del VCO - Provincia del Verbano Cusio Ossola - Comune di Verbania - Comune di Domodossola -
Consiglio Nazionale delle Ricerche - Regione Piemonte - Fondazione CRT -
Coop Piemonte - Plastipak, Verbania - La Tecnica, Verbania -
Sig. Stefano Stoto, produzione filmati - La Bottega del Legno snc, di Favretto e Messina, Verbania -
Gruppo Gadio per l'Ecologia,Università di Pavia - Prof. Leonardo Parachini, docente e storico -
Discus Fantasy, di Alessandro Ciocca, Omegna (VB) - Coro "La Girafa" di Verbania -
Casa Museo Villa Monastero, Varenna (Lecco) - ARS.UNI.VCO - Distretto turistico dei Laghi - 
La Compagnia del Lago - Gruppo Fotografico La Cinefoto, Domodossola - Matia Moda, Anzola d'Ossola (VB) -
Libreria Margaroli, Verbania-Intra - Biblioteca di Verbania - Circolo Didattico di Verbania

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Volume speciale del Journal of Limnology

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Il CNR-ISE, prima noto come Istituto Italiano di Idrobiologia, ha una lunga tradizione di scambi e relazioni scientifiche con ricercatori e studiosi provenienti da tutte le parti del mondo. La rete di contatti nata dalle diverse attività scientifiche ha permesso la partecipazione a progetti internazionali e la collaborazione con i più importanti enti di ricerca a livello mondiale. Grazie a queste attività ed agli scambi intercorsi, l’Istituto ha pubblicato a partire dal 1938 la rivista internazionale Memorie dell'Istituto Italiano di Idrobiologia. Dal 1999 la rivista cambia nome, diventando Journal of Limnology (disponibile gratuitamente on-line) e affermandosi tra le riviste più citate del settore. 

Per celebrare il 75° anniversario della sua fondazione, così come già avvenuto nel 1990 sulle Memorie dell'Istituto Italiano di Idrobiologia in occasione del 50° anniversario, dove si erano presentati i progressi della limnologia, è stato prodotto un volume speciale del Journal of Limnology, dedicato alle nuove tendenze in campo limnologico, ma soprattutto a suggerimenti sui possibili potenziali ampliamenti di orizzonte di questa disciplina, ivi inclusi i nuovi strumenti e le tecniche di misura. Ricercatori internazionalmente affermati sono così stati invitati a scrivere su come i nuovi progressi tecnologici possono aiutare la limnologia, e su come quest’ultima possa aiutare il progresso generale della Scienza.

Il fondamento logico per l'esistenza del volume è che la limnologia, branca dell’ecologia che si occupa dello studio delle acque interne lentiche, è stata importante nello sviluppo di diversi concetti ecologici ed ha ancora molti suggerimenti da offrire. Un tempo considerata parte fondamentale degli studi ecologici, più recentemente ha sperimentato un periodo di parziale disinteresse da parte del mondo scientifico nel tentativo di stare al passo con le tendenze scientifiche del momento. I limnologi delle trascorse generazioni, sono stati fra i più famosi in campo ecologico (tra questi ricordiamo R. Margalef, W.T. Edmonson, G.E. Hutchinson), e la maggior parte dei loro studi sul plancton e sull'eutrofizzazione hanno portato allo sviluppo dell’attuale ecologia tracciando le vie verso nuove prospettive e approcci (si veda per esempio. C.S. Reynolds, R. H. Peters, R.F. Harris).

Giuseppe Ramazzotti GE Hutchinson Ramon Margalef Umberto D'Ancona Friederich Lenz

I progressi scientifici si realizzano in modo complesso, con improvvisi cambiamenti di paradigma, più che come un accumulo lineare e continuato nel tempo di conoscenza e saggezza. Pertanto, l'obiettivo di questo volume è stato di presentare, da un lato, lo stato dell’arte riassumendo i fondamenti di ciò che è stato fatto su diversi aspetti della limnologia, dall'altro lato, si è voluto fornire un aiuto per orientare i futuri cambiamenti della limnologia in generale, invitando scienziati di altre discipline a fornire la loro opinione per descrivere come nuovi strumenti, metodi, tecnologie e paradigmi possano cambiare il modo di lavorare dei limnologi nella speranza che la limnologia viva a lungo.

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Al giorno d'oggi, infatti, laghi, stagni e paludi possono ancora essere studiati e sfruttati per far progredire la Scienza. Tali ecosistemi possono, infatti,essere utilizzati come sistemi modello per esperimenti di bio-manipolazione per la loro elevata diversità biologica, e, grazie alla disponibilità di serie di dati di lungo periodo, come sistemi modello per comprendere le loro risposte ai cambiamenti ambientali di origine sia naturale che antropica. Il significato che si è voluto dare a questo volume è stato quello di affrontare e sviluppare questi problemi, nel tentativo di ridare nuova linfa alla limnologia e quindi un posto di rilievo negli studi scientifici in generale.

Comunicazione ai Congressi

Per ricordare a livello internazionale questo importante anniversario l'Istituto per lo Studio degli Ecosistemi ha realizzato interventi e sessioni speciali nell'ambito di convegni e manifestazioni scientifiche di particolare rilievo nazionale e internazionale

Il Simposio SAME13 – The first EMBO Conference in Aquatic Microbial Ecology si è tenuto al Palazzo dei Congressi di Stresa dall’ 8 al 13 settembre 2013, organizzato congiuntamente dai gruppi di ecologia microbica dell’ISE e dell’ISMAR. Chair e organizzatore del Simposio è stato Gianluca Corno, ricercatore all’ISE. La conferenza, organizzata con il patrocinio della Presidenza della Repubblica ed il supporto dell’Unione Europea, della Società Mondiale di Ecologia Microbica e della Federazione delle Società Europee di Microbiologia, ha riscosso un successo oltre ogni aspettativa raccogliendo la partecipazione di circa 500 ricercatori da oltre 50 nazioni, tra i quali i più famosi ecologi microbici acquatici.


Roberto Bertoni Diego Fontaneto Nicoletta Riccardi

Alcune immagini riferite al Congresso SIL 2013 svoltosi a Budapest, HU il 4-9 agosto 2013, all'interno del quale è stata accettata la candidatura dell'Italia ad ospitare il 33° Congresso SIL, che si terrà a Torino nel 2016.

Durante il Congresso biennale dell’Associazione Italiana di Oceanologia e Limnologia (AIOL), tenutosi nel settembre 2013 a Lignano Sabbiadoro, una intera sessione plenaria è stata dedicata alla storia dell’Istituto ed alle ricerche che vi sono condotte in questi anni. La mattinata ha visto diversi ricercatori dell’ISE di Verbania susseguirsi sul palco, raccogliendo il consenso unanime della comunità dei limnologi e degli ecologi acquatici italiani.
L’ISE organizzerà a Verbania il prossimo Congresso AIOL, nel 2015.

 

Pavesia - la barca pieghevole

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La realizzazione di questa singolare imbarcazione risale al primo decennio del '900 ad opera del Cantiere Pietro Baglietto di Varazze (SV).
Essa è stata progettata in funzione dello svolgimento dei campionamenti da compiersi sui laghi posti in montagna, pertanto doveva essere leggera e pieghevole per il trasporto.

Lo scafo è costituito da sette correnti in legno sagomato, uniti insieme da sei piccole pareti a forma di spicchio in "tela Olona" impermeabilizzata, è corredata di 2 piccoli remi. Al suo interno si trova una base di appoggio calpestabile e due seggiolini in legno, è ancora perfettamente smontabile e trasportabile a mo’ di zaino. E' sorretta da due archi per il suo stazionamento a riposo in rimessa, questi sostegni - realizzati su misura - molto probabilmente si devono a Edgardo Baldi (1899-1951), che utilizzò la Pavesia durante i primi anni di gestione e direzione dell'Istituto.

La barca era di proprietà di Marco De Marchi (1872-1936), venne utilizzata da Marco stesso durante le sue ricerche sui lagni di alta quota, da Rina Monti (1871-1937) e dalla sua équipe, durante gli anni in cui insegnava all'Università di Pavia, dove la Monti iniziò con Pietro Pavesi (1844-1907) le proprie ricerche limnologiche interessandosi anche allo studio dei laghi alpini.

Il Restauro è stato realizzato dalla Ditta La Bottega del Legno di Verbania in forma gratuita, in occasione dell'esposizione effettuata nel corso della Mostra di Villa Giulia (ottobre 2013).)

Si ringrazia inoltre il Gruppo G. GADIO per l’ecologia di base (con sede presso l’Università di Pavia), per il contributo offerto per la creazione e l'allestimento della sezione storica della mostra, per gli strumenti antichi e ed i libri appartenuti a Edgardo Baldi


 

 

Nati per leggere

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Sabato 12 ottobre 2013 alle ore 16.00 è stato ritagliato anche uno spazio per i più piccini, con un incontro dedicato ai bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni.
Gli amici della Biblioteca di Verbania e del Progetto Nati per Leggere hanno intrattenuto i piccoli con letture dedicate al tema dell'acqua.
http://www.natiperleggere.it/
http://www.bibliotechevco.it